Appunti Wiki
Advertisement
Basilica di San Pietro in Vaticano
Progettistavari
Committentepapa Giulio II
AnnoCostruzione1506-1626
(su una precedente basilica del 300 d.C.)
Stilerinascimentale e barocco
NazioneVaticano
CittàCittà del Vaticano

La costruzione della basilica attuale iniziò il 18 aprile 1506 sotto papa Giulio II e si concluse nel 1626 durante il pontificato di papa Urbano VIII. Ma già in precedenza esisteva un’altra basilica, risalente al 300 d.C. voluta dall’imperatore romano Costantino I sull’area del circo di Nerone e di un’antica necropoli dove, secondo la tradizione, fu sepolto san Pietro dopo la sua crocifissione. Questa antica basilica era suddivisa in 5 navate e aveva una copertura in legno, oltre che 120 altari, di cui 27 dedicati alla Madonna.
La basilica attuale è opera del susseguirsi di interventi di architetti quali Bernardo Rossellino (nel 1450), Giuliano da Sangallo (tra il 1470-1471), Bramante (intorno al 1506), Raffaello Sanzio (dal 1514), Antonio da Sangallo il Giovane e Baldassarre Peruzzi (entrambi dal 1520), Michelangelo Buonarroti (dal 1546) e Giacomo della Porta (dal 1564) che completò la cupola iniziata da Michelangelo su ispirazione della cupola del Duomo di Firenze, opera del Brunelleschi.
Nel 1603, papa Clemente VIII affidò la direzione dei lavori a Carlo Maderno, e successivamente anche Gian Lorenzo Bernini (nel 1629) apportò delle modifiche alla facciata e riprese la progettazione di due campanili in facciata iniziata da Maderno; i campanili non vennero realizzati a causa di problemi strutturali.
La basilica fu consacrata da papa Urbano VIII nel 1626.

La facciata è larga 114,69 metri e alta 45,44 metri e venne innalzata da Carlo Maderno tra il 1607 e il 1614. Presenta colonne di ordine gigante che inquadrano gli ingressi e la Loggia delle Benedizioni (da dove viene annunciata l’elezione del nuovo papa), sotto la quale si trova un altorilievo del 1614 intitolato Consegna delle Chiavi.
La facciata è preceduta da due statue raffiguranti san Pietro e san Paolo, scolpite rispettivamente da Giuseppe De Fabris e Adamo Tadolini nel 1847 per sostituire quelle precedenti, compiute da Paolo Taccone e Mino del Reame nel 1461. Sulla sommità sono disposte le statue, alte anche oltre 5,7 metri, di Gesù, Giovanni Battista e di undici dei dodici apostoli (manca san Pietro). Ai lati della medesima sono collocati due orologi realizzati nel 1785 da Giuseppe Valadier; sotto l'orologio di sinistra si trova una grande campana di 7,50 m di circonferenza e oltre 9 tonnellate di peso. La facciata è stata restaurata in occasione del giubileo del 2000, e riportata ai colori originariamente voluti da Maderno.

La basilica possiede un concerto di sei campane:

  • Campanone: posto sotto l’orologio in facciata; ha un diametro di 231,6 cm e un peso stimato di 8950 chilogrammi;
  • Campanoncino: ha un diametro di 177,2 cm e avente una massa di 3640 kg e venne fusa nel 1725;
  • Rota: fusa nel XIII secolo, il suo compito in origine era quello di chiamare a raccolta gli Uditori del Tribunale della Rota Romana. Il suo peso è di 1815 kg;
  • Predica: fusa nel 1909, pesa 830 kg;
  • Ave Maria: ha un diametro di 75 cm per di 250 kg di peso ed è stata fusa nel 1932;
  • Campanella: fusa nel 1825, pesa 235 kg.

Dal conclave del 2005 le campane di San Pietro hanno un importante ruolo: il loro suono è il segnale definitivo dell'esito positivo del conclave. Questo provvedimento è stato attuato per fugare ogni dubbio sul colore della fumata che precede l'Habemus Papam. Il "plenum" cioè il suono a slancio di tutte e 6 le campane avviene per la maggiori solennità dell'Anno Liturgico (Pasqua, Natale..) e per la festa dei patroni Santi Pietro e Paolo il 29 giugno.

Pianta basilica di San Pietro in Vaticano (con numeri)

Pianta della basilica. I numeri fanno riferimento a quelli indicati nel testo, preceduti da un #

Varcato il cancello centrale, si accede ad un portico che si estende per tutta la larghezza della facciata e sul quale si aprono i cinque accessi alla basilica.
L'atrio è fiancheggiato da due statue equestri: Carlo Magno (#2), a sinistra e, sul lato opposto, Costantino (#8), creata dal Bernini nel 1670 e che sottolinea l'ingresso ai Palazzi Vaticani attraverso la Scala Regia. Alcuni stucchi arricchiscono tutta la volta sovrastante, ideati da Martino Ferrabosco ma realizzati da Ambrogio Buonvicino, a cui appartengono anche le trentadue statue di papi collocate ai lati delle lunette.
Sulla parete sopra l'accesso principale alla basilica è riportato un importante frammento del mosaico della Navicella degli Apostoli (#1), eseguito da Giotto per la primitiva basilica e collocato nell'attuale sede solo nel 1674.

Per entrare nella basilica, oltrepassata la facciata principale, ci sono 5 porte.
La porta più a sinistra è conosciuta come la Porta della Morte (#3) e risale al 1964 su commissione di papa Giovanni XXIII: ha questo nome in quanto da questa porta escono i cortei funebri dei pontefici.
La seconda porta è denominata Porta del Bene e del Male (#4).
La Porta Centrale (#5), o Porta del Filarete, fu ordinata da papa Eugenio IV al Filarete e venne realizzata tra il 1449 e il 1445; è realizzata in bronzo.
La seconda porta da destra è la Porta dei Sacramenti (#6). È stata inaugurata da papa Paolo VI il 12 settembre 1965 e prende questo nome in quanto sulla porta è raffigurato un angelo che porta i sette sacramenti.
La porta più a destra è la Porta Santa (#7), realizzata in bronzo nel 1950 e donata a papa Pio XII. Questa porta ha la particolarità di essere aperta solo durante l’Anno Santo del Giubileo. In passato la porta veniva smurata parzialmente prima della celebrazione, lasciando un diaframma che il Papa rompeva con un martelletto; quindi gli operai completavano la demolizione. In occasione del Giubileo del 2000, invece, il papa Giovanni Paolo II ha introdotto un rito più semplice e immediato: il muro è stato rimosso in anticipo lasciando solo la porta chiusa, che il papa ha aperto spingendo i battenti.
Le porte sante (che sono in tutto quattro, contando quelle delle chiese di San Giovanni in Laterano, San Paolo Fuori le Mura e Santa Maria Maggiore) rimangono aperte fino al termine dell'Anno Santo, quindi vengono murate di nuovo.

Lo spazio interno, lungo 187,36 metri, è suddiviso in tre navate.
La navata centrale, lunga 90 metri (dall’ingresso ai primi pilastri che sorreggono la cupola), è separata dalle due navate laterali tramite robusti pilastri sui quali si aprono grandi archi a tutto sesto alti 23 metri e larghi 13 metri. La larghezza della navata centrale è di 26 metri, per un’altezza di circa 45 metri, e da sola copre una superficie di circa 2500 metri quadri. È coperta da una volta a botte e termina, dietro il Baldacchino di San Pietro, nella Cattedra. Partendo dall’ingresso e andando verso la cupola, nelle nicchie dei pilastri di destra si trovano le statue di: Santa Teresa d'Ávila (fondatrice delle monache e dei frati Carmelitani Scalzi), Santa Maddalena Sofia Barat (fondatrice della Società del Sacro Cuore di Gesù), San Vincenzo de’ Paoli (fondatore dei Lazzaristi e delle Figlie della Carità), San Giovanni Eudes (fondatore della Congregazione di Gesù e Maria, dell'Ordine di Nostra Signora della Carità del Rifugio e della Società del Cuore della Madre Ammirabile), San Filippo Neri (patrono dei giovani, che introdusse la moderna concezione dell’oratorio), San Giovanni Battista de La Salle (consacrò la sua vita all'educazione dei bambini poveri), l’antica statua bronzea di San Pietro e San Giovanni Bosco (fondatore delle congregazioni dei Salesiani e delle Figlie di Maria Ausiliatrice). Nelle nicchie di sinistra, invece, si trovano: San Pietro d’Alcántara (fondatore dei frati Minori Scalzi), Santa Lucia Filippini (fondatrice della congregazione delle Maestre Pie), San Camillo de Lellis (fondatore dei Camilliani e patrono universale dei malati e degli infermieri), San Luigi Maria Grignion de Montfort (fondatore della Compagnia di Maria e delle Figlie della Sapienza), Sant’Ignazio di Loyola (fondatore dei Gesuiti), Sant’Antonio Maria Zaccaria (fondatore dei Barnabiti), San Francesco di Paola (eremita, fondatore dell’ordine dei Minimi) e San Pietro Fourier (fondatore delle Canonichesse della Congregazione di Nostra Signora).
La navata destra è celebre soprattutto in quanto ospita la Pietà di Michelangelo (#9), risalente al 1499. Dal 1972, quando un pazzo la danneggiò a martellate, è protetta da un vetro. Dopo la Pietà si trovano il monumento a papa Leone XII (#10) e quello a Cristina di Svezia (#11). Si trova poi la Cappella di San Sebastiano che ospita, dal 2 maggio 2011, la bara del beato Giovanni Paolo II (#13), oltre che splendidi mosaici di Pietro da Cortona.
Andando avanti, si trovano i monumenti di Innocenzo XII (#15) e Matilde di Canossa (#16) che precedono l’ingresso alla Cappella del Santissimo Sacramento (#17) progettata da Carlo Maderno, schermata da una cancellata progettata da Francesco Borromini. La navata si conclude con i due monumenti di papa Gregorio XIII (#18) e di papa Gregorio XIV (#19), prima del deambulatorio che corre intorno alla cupola. La navata sinistra si apre con la Cappella del Battesimo (#71) progettata da Carlo Fontana. Subito dopo si trova la tomba di Maria Clementina Sobieski (#70) (1702-1735, moglie del pretendente al trono di Scozia e Inghilterra Giacomo Francesco Edoardo Stuart) e quindi il monumento agli Stuart (#6), opera di Antonio Canova (1829). Accanto a questa cappella si trova la Cappella della Presentazione (#67) che ospita il corpo di papa Pio X, mentre lungo le pareti sono sistemati i monumenti di papa Giovanni XXIII (#66) e di papa Benedetto XV (#68), realizzati nel XX secolo. Si trovano poi il monumento di papa Pio X (#65) e la tomba di papa Innocenzo VIII (#64). Andando avanti, si vede la Cappella del Coro (#63), (speculare a quella del Santissimo Sacramento della navata destra). Si hanno poi i monumenti di papa Leone XI (#61) e papa Innocenzo XI (#60).
Il deambulatorio (o ambulacro) è lo spazio che circonda i quattro pilastri che sorreggono la cupola.
Sul pilastro della cupola in corrispondenza della navata destra, si erge l’altare di San Girolamo (#20) con la tomba di papa Giovanni XXIII.
Sulla destra, tra il transetto e la Cappella del Santissimo Sacramento (vista in precedenza) è posta la Cappella Gregoriana (#21) che ospita la tomba di papa Gregorio XVI (#22). Tra il pilastro e il muro che separa con l’esterno si trovano la tomba di papa Benedetto XIV (#25) e l’altare di San Basilio (#24).
Dopo il transetto, in corrispondenza del secondo pilastro della cupola (a destra), si trova il monumento di Clemente XIII (#31) (opera di Canova) di fronte al quale si trova l’altare della Navicella (#32). Si hanno poi gli altari di San Michele Arcangelo (#33), Santa Petronilla (#34), e il monumento di Clemente X (#36), di fronte al quale si trova il monumento di San Pietro che risuscita Tabita (#36).
Sul pilastro della cupola in corrispondenza della navata sinistra si trova un mosaico che rappresenta il dipinto “Trasfigurazione” di Raffaello (#59). Sulla sinistra si trova la Cappella Clementina (#58), dove riposano i corpi di papa Gregorio Magno (#56) e papa Pio VII (#57) (opera di Bertel Thorvaldsen, unico artista non cattolico ad aver lavorato per la basilica di San Pietro). Sul pilastro della cupola, rivolta verso il muro che separa con l’esterno, si trova l’altare della Bugia (#55), di fronte al quale si trova il monumento di papa Pio VIII (#54). Da qui parte un corridoio che porta alla grande sacrestia della basilica, situata all’esterno della chiesa.
Dopo il transetto, in corrispondenza del pilastro, si trova il monumento di papa Alessandro VII (#47), opera del Bernini. Questo monumento raffigura il pontefice in preghiera, con la morte che sorregge una clessidra davanti a una porta, che simboleggia il passaggio verso l’aldilà.
Seguono l’altare del Sacro Cuore di Gesù (#48), la Cappella della Vergine della Colonna (#44) (dove si trova l’altare della Vergine e quello di papa Leone Magno(#45)). L’ambulacro si chiude con il settecentesco altare di San Pietro che guarisce un paralitico (#43) e il monumento di papa Alessandro VII (#42).
Il transetto settentrionale, verso i Palazzi Vaticani, sulla destra della basilica, fu costruito su progetto di Michelangelo Buonarroti e ospita tre nicchie che a loro volta ospitano tre altari dedicati a San Venceslao (#27), a Sant’Erasmo (#29) e, al centro, ai santi Processo e Martiniano (#28). Anche il transetto meridionale ospita tre altari dedicati a San Giuseppe (#51), alla Crocefissione di Pietro (#52) e a San Tommaso (#50).
Lungo il transetto, nelle nicchie ricavate nei pilastri, sono collocate statue di santi; nel transetto destro: San Bonfiglio Monaldi, San Giuseppe Calasanzio, San Paolo della Croce e San Bruno (fondatore dell’Ordine dei Certosini); nel transetto sinistro: San Guglielmo da Vercelli, San Norberto, Sant'Angela Merici e Santa Giuliana Falconieri (fondatrice dell’Ordine dei Servi di Maria).

La cupola è alta 136 metri e ha un diametro di 42 metri (di poco inferiore a quello del Pantheon). I quattro pilastri che reggono la cupola hanno un perimetro di 71 metri e sorreggono una struttura stimata di 14000 tonnellate. La cupola fu ultimata nel 1593, dopo due anni di lavori, quando fu chiusa con la lanterna dotata di colonne binate. Per raggiungere la cupola è presente una scalinata che conta 537 gradini.
Al di sotto della cupola di trova il Baldacchino di San Pietro (#82), opera del Bernini. È stato realizzato tra il 1624 e il 1633 con il bronzo prelevato dal Pantheon; è alto quasi 30 metri ed è sorretto da quattro colonne tortili. Al centro, sorge l’Altare Papale, detto di Clemente VIII (che lo consacrò nel 1594), collocato esattamente sopra il Sepolcro di San Pietro.
Lungo i quattro immensi pilastri che circondano l'invaso della cupola si trovano le sculture ordinate da Urbano VIII: sono San Longino (#88) di Gian Lorenzo Bernini (1639), Sant'Elena (#84) realizzata da Andrea Bolgi nel 1646, Santa Veronica (#80) del 1632 ed appartenente a Francesco Mochi, ed infine Sant'Andrea (#76) di François Duquesnoy (1640).
La struttura del coro è simile a quella del transetto ed è dominata dalla Cattedra di San Pietro (#39), un monumentale reliquiario, opera di Bernini, che contiene la antica cattedra di epoca paleocristiana sorretta dalle statue dei quattro Padri della Chiesa e illuminata dalla apparizione della colomba.
A sinistra della cattedra si trova il monumento di papa Paolo III (#40), mentre a destra sorge il sepolcro di papa Urbano VIII (#38), realizzato dal Bernini.
Sui pilastri sono collocate le statue di San Domenico (fondatore dell’Ordine dei Frati Predicatori), San Francesco Caracciolo, San Francesco d’Assisi e Sant’Alfonso Maria de Liguori (fondazione della congregazione del Santissimo Redentore e autore del canto “Tu scendi dalle stelle”).
L’organo è collocato tra il baldacchino e la Cattedra di San Pietro e venne costruito nel 1962.

Voci correlate[]

Advertisement